In caso di emergenza in qualunque paese dell'Unione Europea dovete ricordare un solo numero: 1-1-2. Ricordate: anche in Albania, Andorra, Città del Vaticano, Fær Øer, Georgia, Groenlandia, Islanda, Kosovo, Liechtenstein, Montenegro, Norvegia, Principato di Monaco, Russia, San Marino, Serbia, Svizzera, Turchia e Ucraina. Solo da cellulare, anche in Algeria, Arabia Saudita, Armenia, Argentina, Azerbaijan, Bahamas, Bahrain, Bostwana, Brasile, Canada, Corea del Nord, Costa Rica, Egitto, Emirati Arabi, Hong Kong, India, Indonesia, Iran, Israele, Kazakistan, Kuwait, Libano, Macau, Marocco, Namibia, Nepal, Nigeria, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica Dominicana, São Tomé e Príncipe, Seychelles, Suriname, Tailandia, Taiwan, Tajikistan, Timor Est, Turkmenistan, USA, Uzbekistan, Vanuatu, Zambia, Zimbabwe potete comporre 1-1-2 in caso di emergenza!
INTRODUZIONE AL PRIMO SOCCORSO
Indicazioni fornite dalla Croce Rossa Italiana di Sanremo :
PRIMO SOCCORSO:
è l’aiuto che chiunque può prestare ad una o più persone vittime di un incidente o di un malore, per evitare l’aggravamento delle condizioni di un soggetto infortunato in attesa che intervenga un
soccorso sanitario qualificato.
PRONTO SOCCORSO:
sono le prime cure che personale sanitario qualificato presta all’infortunato, con l’utilizzo di attrezzature adeguate e terapie farmacologiche, direttamente sul posto dell’evento, durante il trasporto sul mezzo di soccorso e nell’ambito di un Presidio Ospedaliero.
Tutto questo viene definito come Sistema di Emergenza-Urgenza e corrisponde ad un numero gratuito istituito su tutto il territorio nazionale per le chiamate relative al soccorso sanitario.
Questo numero è il 112 (NUE - Numero Unico Emergenze)
E' già disponibile "where are u", una app gratuita collegata alle centrali uniche di risposta del NUE 112 che consente di effettuare una chiamata con il contestuale invio della posizione esatta del chiamante.
Il “primo soccorritore” non può e non deve sostituirsi al soccorso sanitario qualificato, deve limitarsi a coprire l’intervallo di tempo che intercorre dalla chiamata all’arrivo dei soccorritori
qualificati COMPIENDO ALCUNI ATTI SEMPLICI E BEN DETERMINATI CHE
PERMETTONO DI PRESERVARE DA ULTERIORI RISCHI L’INFORTUNATO, DI EVITARGLI AGGRAVAMENTI, DI MIGLIORARE LE SUE CONDIZIONI GENERALI E, AL LIMITE, DI
SALVARGLI LA VITA.
Il “Primo Soccorso” è una tecnica che si apprende e si perfeziona con esercizi pratici ripetuti: dare correttamente l’allarme, saper valutare le funzioni vitali dell’infortunato, deve saper
praticare una Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP), fermare un’emorragia, porre la vittima in adeguate posizione, ecc.
URGENZA:
situazione grave in cui l’infortunato presenta un immediato pericolo di vita (es. emorragie imponenti). L’entità dell’urgenza è direttamente proporzionale al pericolo immediato di vita dell’infortunato. Bisogna intervenire subito e rapidamente.
GRAVITA’:
condizione in cui l’infortunato non presenta un immediato pericolo di vita anche se la lesione è grave. Per es. lesione alla colonna vertebrale è di estrema gravità, ma se le funzioni vitali sono presenti, non richiede urgenza assoluta.
CONDOTTA DA TENERE IN CASO DI INCIDENTE
L'INFORTUNATO E’ UNO SOLO :
Prima di tutto calma e ragionamento
- NON muovere l’infortunato
- NON trasportarlo con manovre o mezzi adeguati
- NON dargli da bere (soprattutto alcolici)
- NON……
MEGLIO NON FARE CHE FARE MALE!
CONTROLLO SECONDARIO >
GLI INFORTUNATI SONO PIU’ DI UNO :
Chi urla di più non sempre è il più grave; non tutti hanno la stessa soglia del dolore.
ESAME DELL’INFORTUNATO
VALUTAZIONE DELLA COSCIENZA :
La coscienza è lo stato di consapevolezza della propria esistenza.
Per valutare lo stato di coscienza mi inginocchio vicino all’infortunato, lo
guardo in viso, scuoto leggermente le spalle e gli chiedo: “signore/a, signore/a mi sente?”
Se il soggetto ha risposto in qualche
modo può essere considerato
COSCIENTE; se è cosciente respira e
il suo cuore batte.
Se il soggetto non risponde né alle
domande né agli stimoli può essere
considerato INCOSCIENTE immediatamente scatta l'allarme chiamando e facendo chiamare il 118 e valutare immediatamente se RESPIRA o NON RESPIRA.
VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ RESPIRATORIA :
ASSICURARE PERVIETA’ VIE AEREE:
Mettere l'infortunato supino con tronco e arti
allineati; inginocchiarsi di fianco; togliere tutto ciò che stringe e scoprire per quanto possibile il torace; una mano sulla fronte per tenere fermo il capo; con l’altra mano aprire la bocca e
controllo rapido del cavo orale; SOLO SE NECESSARIO
Rimuovere materiale ostruttivo che deve essere ben visibile e affiorante.
IPERESTENSIONE DEL CAPO:
una mano sulla fronte e due dita dell’altra mano sotto il mento; sollevare il mento verso l’alto, queste manovre permetteranno all’aria di passare in modo completo impedendo alla lingua di ostruire il passaggio.
VALUTAZIONE DEL RESPIRO:
Faccio G.A.S. per 10 secondi
G = GUARDO
A = ASCOLTO
S = SENTO
Una persona che respira ha il torace che si solleva e si abbassa, ha presenza
di alito. Una persona che non respira ha il torace immobile e non alita.
Fare G.A.S. = tenendo sempre una mano sulla fronte dell’infortunato e due dita dell’altra mano sotto al mento (iperestensione del capo e sollevamento della mandibola), il soccorritore si china e pone il proprio orecchio sulla bocca dell’infortunato, guardando contemporaneamente il torace. La valutazione deve effettuarsi entro 10 secondi.
Se respira normalmente le funzioni vitali ci sono, si passa al controllo secondario con la Posizione Laterale di Sicurezza (PLS che non va usata su
un trauma).
Se non respira, con estrema urgenza, procedere alla Rianimazione Cardio Polmonare (RCP)
INFORTUNATO INCOSCIENTE CHE RESPIRA :
L’incoscienza rappresenta di per sé un pericolo. Un incosciente abbandonato rischia il soffocamento: la muscolatura è completamente rilasciata (lingua si rilascia e scivola all’indietro
occludendo le vie respiratorie) e manca il controllo di alcune funzioni (riflesso deglutizione, della tosse, la saliva e i liquidi biologici possono scendere lungo le vie respiratorie)
POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
Infortunato incosciente, supino, controllo cavo orale, iperestensione, G.A.S., e respira.
Il soccorritore allunga ad angolo retto rispetto al corpo il braccio della vittima che si trova dalla sua parte (Figura 1)
Ripiega l’altro braccio sul torace portando la mano fino alla spalla opposta (Figura 2)
Flette il ginocchio dell’arto opposto a lui (Figura 3)
Ponendo una mano sulla spalla e una sul bacino del lato opposto, ruota l’incosciente verso di sé, sino a farlo appoggiare su un fianco: nella rotazione la testa va ad appoggiarsi sulla mano
che era stata portata su quel lato (Figura 4)
Iperestende il capo sostenendolo con una mano, mentre spinge in alto il mento con due dita;
sistema infine definitivamente la mano sotto la guancia.
Controllare che la posizione sia stabile e che il paziente non cada prono né ritorni supino
E' chiamata posizione di sicurezza perché, così sistemato, l’infortunato non corra rischi di soffocamento.
Monitorare sempre.
CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
PERCHE’ SI FA?
Dopo 4/6 minuti di mancanza di ossigeno, quindi di sofferenza, le cellule cerebrali subiscono lesioni irreversibili.
Obiettivo del B.L.S. è la prevenzione dei danni da “anossia” (mancanza di ossigeno) al cervello.
È un ponte che permette all’infortunato di sopravvivere senza danni irreversibili nell’attesa del Soccorso Avanzato.
La semplice perdita di coscienza può portare a compromissione delle funzioni vitali; l’arresto respiratorio primario può evolvere in 5-7 minuti in arresto cardiaco; l’arresto cardiaco primario
porta quasi immediatamente (30-45 secondi) ad arresto respiratorio.
Non richiede l’utilizzo di particolari strumenti o attrezzature e può salvare una vita.
È quello che viene detto l’A B C del soccorso.
ASPETTI LEGALI DEL SOCCORSO
REATO DI OMISSIONE DI SOCCORSO (Art. 593 C. P.)
“Chiunque… trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso alle
autorità… è punito con la reclusione fino a tre mesi. Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale, la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata.”
STATO DI NECESSITA’ (Art. 54 C. P.)
“Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non
volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo…” Cioè una situazione pericolosa in cui viene a trovarsi qualcuno contro la sua volontà e, non
potendola evitare con altri mezzi, è costretto a compiere un’azione contraria al diritto.