PRINCIPALI AGGRESSIVI BIOLOGICI
Informazioni tratte da il manuale "Principali Aggressivi Nucleari - Biologici e Chimici a Disposizione del Terrorismo Internazionale" redatto da Fernando TERMENTINI
Dopo l’11 settembre del 2001 l’eventualità che si possano verificare atti terroristici con l’utilizzazione di agenti biologici, chimici o nucleari, è considerata, ormai, una minaccia condivisa.
Fra le possibili forme in cui l’evento potrebbe verificarsi, quella chimica ha forse una valenza maggiore in termini probabilistici in quanto di più semplice attuazione. .
Nel settore batteriologico sono state realizzati studi di laboratorio che agendo su mutazioni genetiche hanno permesso di realizzare germi e tossine note nella struttura base ma mutate in quella organica. Manipolazioni genetiche che hanno incrementato la virulenza dei singoli agenti aumentandone la loro pericolosità intrinseca e, quindi, la letalità dei loro effetti.
Per quanto attiene, infine al settore nucleare le tonnellate di scorie radioattive disseminate nel mondo e quanto resta degli armamenti nucleari esalta la minaccia di possibili atti terroristici realizzati con l’impiego di materiale fissile. In questo contesto, i maggiori Paesi industrializzati, primi fra tutti gli Stati Uniti d’America e la Gran Bretagna, da tempo sviluppano ricerche e studi, per cercare di individuare sistemi difensivi atti a contrastare questo tipo di minaccia in particolare nei confronti di possibili attacchi biologici.
L’attenzione è peculiarmente rivolta a ridurre il pericolo e comunque a predisporre adeguate misure di difesa nei confronti di malattie ad alta valenza epidemica come Ebola, Marburg, Vaiolo, Carbonchio, Peste, ecc.,. A tale riguardo è sempre crescente l’attenzione di strutturare e razionalizzare le strutture sanitarie istituzionali preposte a fronteggiare eventuali emergenze (Difesa, Sanità, Interni. Protezione Civile, ecc.).
Ciò premesso, lo scopo di questa pubblicazione è quello di fornire un’informazione sui principali agenti tossici, Nucleari, Biologici, Chimici (NBC) - con i quali potrebbe essere concretizzato un “atto terroristico sporco” e come individuare un possibile attacco NBC conoscendo i sintomi che possono generare gli aggressivi più diffusi.
Si indicheranno inoltre le procedure elementari di primo soccorso per contrastare e/o limitare gli effetti di possibili agenti inquinanti sottolineando l’esigenza che in caso di contaminazione deve essere quanto più rapido possibile il ricorso alle cure delle strutture sanitarie ufficiali.
Le notizie descritte devono rappresentare, quindi, solo un riferimento informativo mentre ogni altra iniziativa diagnostica e di cura deve essere lasciata all’esclusiva competenza dei medici e facendo costante riferimento agli Organismi istituzionali preposti a garantire la sicurezza nel Paese quali le Forze di Polizia, i Vigili del Fuoco e la Protezione civile.
CENNI STORICI SULLE ARMI NBC
La guerra batteriologica risale almeno alla metà del quattordicesimo secolo quando in occasione dell'assedio del presidio genovese di Caffa sul Mar Nero, furono catapultati all’interno del presidio cadaveri di appestati. La peste fu dunque il primo degli aggressivi biologici e l’utilizzo in guerra fece sì che successivamente la malattia si propagasse in Europa provocando più di 20 milioni di morti.
Nel corso degli anni durante le guerre si ripresenta frequentemente l'utilizzo dell'agente biologico come uno strumento bellico.
Coperte infestate di vaiolo furono distribuite ai pellirosse a metà del diciottesimo secolo. Gli inglesi mandarono in Nuova Zelanda tra i Maori gruppi di prostitute infettate dalla lue, provocando ben presto lo sterminio delle popolazioni indigene.
Una accelerazione dell’evoluzione delle armi “non convenzionali” si ha nel XX secolo quando la ricerca nel settore è evoluta anche nel settore chimico e nucleare.
Durante la 2^ Guerra Mondiale per la prima volta nella storia è stata utilizzata anche l’arma nucleare e subito dopo si è avuta un’accelerazione nello sviluppo di nuovi aggressivi biologici come germi, virus e tossine.
In questo periodo i giapponesi disseminarono la peste, il colera, la leptospirosi in Manciuria e successivamente dopo il conflitto collaborarono con gli Stati Uniti per la selezione di germi di malattie quali peste, morva, tifo petecchiale, carbonchio che furono prodotti e stivati in bombe o testate missilistiche...
Fra i più potenti aggressivi chimici, i gas nervini hanno sempre rappresentato l’elemento più pericoloso. Ne sono stati utilizzati di recente anche per attacchi terroristici, come è avvenuto nella metropolitana di Tokyo.
Saddam Hussein ha utilizzato armi chimiche contro i curdi e gli iraniani provocando migliaia di morti istantanee.
Alla fine degli anni cinquanta si assiste ad un’accelerazione per la produzione di microrganismi sempre più micidiali. Gli impianti di guerra batteriologica fioriscono ben presto in Gran Bretagna, negli USA e nel l’URSS sulle coste del Mar Caspio.
La rincorsa alla ricerca di sempre più sofisticate armi biologiche e chimiche termina alla fine degli anni sessanta e gli Eserciti più evoluti abbandonano le ricerche e la produzione e stoccaggio delle armi chimiche e biologica, limitando il proprio interesse a quella nucleare.
Attualmente dovrebbe essersi azzerato anche il pericolo nucleare avendo le Grandi Potenze ormai da tempo iniziato la distruzione degli arsenali di questo tipo. Un punto interrogativo rimane, però, la situazione nei Paesi dell’ex Unione Sovietica dove il problema del nucleare è sicuramente fuori controllo.
La fine delle ricerche non garantisce però che tutti gli stocks siano stati distrutti per cui rimane il pericolo che nel mondo in depositi più o meno noti giacciano scorte di materiale NBC impiegabile per possibili attacchi terroristici. Ad esempio nell’isola di Gruinard a seguito di esperimenti congiunti sviluppati nel 1942 da Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada negli anni ottanta sono state ancora rinvenute spore di antrace.
Gli aggressivi chimici e biologici possono mantenere a lungo la loro vitalità e rappresentare per l’uomo un pericolo quasi infinito, come è dimostrato da quanto sta avvenendo in un’isola del mare di Aral, utilizzata dai sovietici come deposito di armi batteriologiche e chimiche dopo che queste sono state messe al bando dalle Convenzioni internazionali. Un deposito micidiale in particolare di spore di antrace che ancora vive possono essere trasmesse all’uomo se trasportate da topi, tartarughe, lucertole o uccelli, e che una volta diffuse in Uzbekistan e Kazakistan potrebbero raggiungere tutto il mondo.
CATEGORIE DI AGGRESSIVI
Aggressivi biologici
Gli agenti biologici sono quelli che meglio si prestano .- per caratteristiche e semplicità di disseminazione - ad essere utilizzati per attacchi terroristici. L’arma biologica rappresenta, inoltre, un forte deterrente per chiunque, un’arma di ricatto se si vuole utilizzarla per scopi terroristici. Le armi biologiche contengono organismi virali, batteri, o tossine prodotte anche artificialmente.
Le tossine, rispetto ai virus ed ai batteri che comportano dei periodi di incubazione anche lunghi, sono in grado di portare la morte anche solo dopo poche ore dalla contaminazione.
Anche un solo chilogrammo di agenti batterici può essere più devastante di migliaia di tonnellate di agenti chimici. La maggior parte perché produca gli effetti letali deve essere inalata o ingerita ed ha una vitalità relativamente breve.
Alcune specie, invece, come ad esempio il carbonchio, sono in grado di fissarsi nel suolo mantenendo le loro caratteristiche letali anche per decenni.
L’aggressivo biologico può essere portato sul terreno e disseminato nell’ambiente da qualsiasi arma tradizionale. Ad esempio un missile Scud caricato con tossine di botulino è in grado di contaminare un'area di oltre tremila chilometri quadrati.
Il raggio di efficacia dipende dal tipo di vettore utilizzato e dalle condizioni meteo e morfologiche del luogo dove viene portato l’attacco.
Facendo riferimento all’approccio statunitense, gli agenti biologici più pericolosi possono essere suddivisi in tre categorie.
Categoria A :
Vaiolo – Antrace o Carbonchio – Botulino – Tularemia - Peste – Febbre emoraggica Ebola – Febbre emoraggica Marburg – Febbre emoraggica Argentina – Febbre di Lassa.
Sono caratterizzati da :
• facilità di essere disseminati nell’ambiente e trasmessi da persona a persona
• elevato tasso di inquinamento
• elevata mortalità
•elevato rischio per la salute pubblica
•effetti gravi che richiedono un particolare impegno delle strutture sanitarie pubbliche
Categoria B :
Febbre Q – Glanders – Encefalomielite Occidentale – Encefalomielite Equina – Encebalomielite Venezuelana – Tossina Ricina – Enterotosisna Stafilococca di tipo B – Salmonella –
Sono caratterizzati da :
• non facile disseminazione
• bassa mortalità e propagazione
• caratteristiche difficilmente diagnosticabili con immediatezza
• difficoltà di controllo nella progressione della malattia e richiedono cure mediche attente e sistematiche
Categoria C :
Virus Nipah – Hantavirus – Virus da febbre emoraggica da zecche – Febbre Gialla – Virus da encefalite da zecche – Turbercolosi farmaco resistente.
Sono caratterizzati da :
• facilità di reperimento in laboratori specializzati che producono in particolare vaccini
• semplici procedure per la loro realizzazione in laboratorio attraverso mutazioni genetiche
• facilità di disseminazione nell’ambiente
• elevate propagazione per contagio
• elevata mortalità
• difficoltà di cura se non peculiarmente specialistica
Gli aggressivi biologici possono rappresentare un buon agente per l’inquinamento ambientale, in particolare nel settore dell’allevamento del bestiame destinate ad uso alimentare.
Anche le industrie alimentari possono rappresentare il tramite per la diffusione di aggressivi biologici in quanto gli alimenti conservati rappresentano un’ottima “cultura” per batteri e tossine.
Aggressivi chimici
A differenza di quello biologico, l’aggressivo chimico nella quasi totalità dei casi è di più semplice preparazione, conservazione ed utilizzazione per attacchi terroristici.
La gamma dei possibili agenti tossici chimici è ampia e moltissimi agenti chimici possono essere ricavati direttamente dalla normale catena produttiva della chimica industriale (detersivi, anticrittogamici, ecc.).
Gli agenti tossici chimici noti, già utilizzati in campo militare e che possono rappresentare una minaccia terroristica di elevata valenza rientrano nella categoria dei gas nervini (i più pericolosi e letali) , in quella dei soffocanti / irritanti e nella categoria dei vescicanti.
Gas nervini :
I gas nervini sono potenti inibitori dell'enzima colinesterasi, per cui viene vanificata la funzione di un neurotrasmettitore – la acetilcolina – con conseguente blocco del sistema neurovegetativo centrale e periferico.
I principali sintomi da un avvelenamento da gas nervino, possono essere :
· forti emorragie nasali;
· fitte al torace tipo infarto del miocardio;
· eccessiva ed improvvisa dilatazione delle pupille;
· perdita delle urine e delle feci;
· convulsioni e vertigini;
· blocco della respirazione.
Generalmente l’aggressione da gas nervino e gli effetti conseguenti vengono curati con l' atropina, che riesce a riattivare l’effetto di stasi sui recettori provocato dal gas nervino.
I principali gas nervini conosciuti e disponibili nel mondo, sono:
Gas vescicanti:
I gas vescicanti dopo i nervini sono i più potenti aggressivi chimici conosciuti. Molti tipi derivano direttamente dai gas nervini con qualche mutazione della struttura organica .
I più noti sono :
Gas asfissianti :
Agiscono sui polmoni provocando un’immediata congestione degli alveoli e conseguente morte per soffocamento.
Gas irritanti :
Sostante che provocano irritazione insopportabile alla pelle o alle mucose esposte. Generalmente vengono utilizzate in caso di interventi della polizia per motivi di ordine pubblico. Producono
forti irritazioni delle mucose degli occhi e delle prime vie respiratorie, provocando abbondante lacrimazione.
I più noti aggressivi chimici irritanti sono :
IL RISCHIO
Allo stato attuale sono ampie le “possibilità” dei terroristi di potersi procurare materiale NBC per realizzare attentati con armi di distruzione di massa. Un pericolo che non deve essere sottovalutato ma che deve, invece, indurre a tenere nella dovuta considerazione la gravità di questa tipo di rischio.
Non bisogna dimenticare che nell’ex Unione Sovietica, negli Stessi Stati Uniti fino alla fine degli anni ’60 ed in tutto il Medio Oriente, sono stati prodotti sistemi d’arma di questo tipo e/o sviluppate tecnologie per farlo.
Molti ordigni “sporchi” peraltro potrebbero essere costruiti o almeno assemblati nello scantinato di un’abitazione o presso una modesta officina di riparazioni meccaniche.
L’attentato alla metropolitana di Tokyo è stato fatto utilizzando con una certa semplicità il SARIN, gas tossico nervino e con quale facilità l’aggressivo è stato trasportato e disperso nell’ambiente.
Una delle caratteristiche che conferisce un elevato tasso di pericolosità agli aggressivi Biologici, Chimici o Nucleari è la difficoltà con cui si riesce a riconoscere la tipologia di attacco subito a fronte della rapidità con cui invece si manifestano gli effetti dell’aggressione.
Questo, in particolare, nel caso di aggressivi biologici, di scorie nucleari e per taluni aggressivi chimici.
La stessa Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) ha sentito l’esigenza di aggiornare i propri manuali ed in particolare quello relativo agli “aspetti sanitari dell'uso di armi NBC”, per risaltare alcuni concetti di base dei contenuti e perché fosse nota e preventivata l’emergenza sanitaria da affrontare in caso di un attacco non convenzionale.
Non bisogna peraltro dimenticare che la moderna produzione chimica ha raggiunto ragguardevoli livelli di sofisticazione per cui con estrema semplicità è possibile trasformare la produzione di un innocuo fertilizzante in quella di un potente gas nervino.
Alla stessa stregua ricorrendo a modeste tecnologie si possono realizzare artificialmente aggressivi biologici come le tossine ed i virus derivati da mutazione dei ceppi esistenti in natura.
Le scorte, infine, di scorie radioattive sparse nel mondo rappresentano una fonte di rifornimento significativa per qualunque malintenzionato che ne volesse fare ricorso.
Si può quindi affermare che gli atti terroristici “sporchi” fanno oramai parte del rischio dei possibili attentati come l’auto bomba E / o un pacco esplosivo.
Un pericolo consistente che alla luce delle simulazioni finora operate da Centri di Ricerca specialistici è possibile anche quantificare, per esempio, che in caso di un aggressione con disseminazione di peste e di antrace in una città con 5 milioni di abitarti, si ha immediatamente la contaminazione di 50.000 persone per la peste e 100.000 persone per l’antrace.
Dopo l’11 settembre del 2001 molti Stati hanno iniziato ad affrontare il rischio di attacchi terroristici con armi non convenzionali ed in particolare con aggressivi biologici.
Si è cercato, quindi, di individuare quelli che possono essere gli indicatori di un possibile attacco non convenzionale che hanno portato a concludere che elementi essenziali da considerare come indizio di attacco terroristico non convenzionale
Misure di protezione